Le primarie di colazione, pardon di coalizione si devono aprire a tutta la cittadinanza attiva lucana.
IL PD lucano nonostante i rimproveri e la strigliata di Califano da tempo immemore non riesce a interpretare le esigenze e gli “umori”della gente e dei giovani, in particolare.
L’ultima direzione PD foriera di tante aspettative è stata una grande delusione.
Tutto ciò ci impone un approfondimento sincero e obiettivo.
Auspicavamo con il PD, tanta discontinuità e una società politica meridionale e lucana,in particolare, nuova, più giusta, più equa, più umile e più semplice.
Abbiamo molto ragionato sui primi passi.
E’ inutile sottoporre i lettori del Quotidiano ad una ulteriore analisi, alle tante che si sono susseguite in questi anni e in questi ultimi giorni.
Dopo l’ultima direzione, purtroppo, con grande amraezza, dobbiamo ribadirlo, hanno di nuovo vinto, struttura, “pacchetto azionario partitico”, ” filiere” e “numeri”con una sola variante sul tema:
“L’effetto Pittella e le sue inaspettate denunce sulle zavorre sovietiche “.
Tanti giovani, dopo le lunghe e lucide analisi pubblicate sul Quotidiano, tranne, qualche, eccezione, sono stati stritolati e sconfitti dalle “gioiose macchine da guerra” della “gerontocrazia” PD lucana.
Anche su questa ritrovata “speranza” è mancata la fascinzione di un rinnovamento dovuto.La nascita di un nuovo soggetto politico come il PD aveva suscitato interesse e polemiche, sembrava tutto semplice e “discontinuo”.
Ci siamo ricreduti con le prime uscite.
Non a caso la presenza femminile, che, dava, ancora, più senso, alla semplicità e all’umiltà della struttura politica del PD era fatua e ridotta al lumicino.
Bisognava con l’ultima direzione PD dare un segnale vero di discontinuità con il passato.
I giovani dovevano sentirsi ,come, non mai, protagonisti.I giovani di un vero partito democratico come il PD dovevano avviare un serio processo di discontinuità.
Un processo di discontinuità in grado di produrre quei cambiamenti profondi.
Per produrre i cambiamenti profondi e per conseguire simili risultati purtroppo dobbiamo fare i conti con la qualità della cultura giovanile lucana, quieta e ingessata.
A tal proposito proposito è mai esistita in Basilicata, dopo Scanzano, una vera qualità della cultura civile e giovanile?
Per queste ragioni, il progetto PD che aveva prodotto buoni momenti di di vita e di relazioni nelle prime uscite si è infranto miseramente con l’ultima Direzione.
Oggi dopo questa ennesima e amara delusione tanti giovani PD segnano il passo.L’accumulo di incarichi , da noi denunciato da sempre non porta da nessuna parte e un dejà vu che francamente ci disgusta e ci amareggia.
Era auspicabile dopo le dimissioni sospette e incomprese di De Filippo ricucire con la società civile e mettere in campo un vero esercizio alla formazione della vera cittadinanza lucana, democratica e attiva.
Una cittadinanza attiva voluta dagli oltre settantamila lucani che hanno dato il loro voto al cambiamento e sono stati dimenticati definitivamente.
Siamo stanchi di comportamenti ignavi e familistici.Bisogna dare riscontro dovuto ai tanti scettici della fusione fredda.
Gli scettici della “fusione fredda”, pur, nel loro cinismo di maniera, hanno avuto ragione.
Il caso Pittella e le continue diatribe tra ex democristiani ed ex comunisti sono la conferma di queste ambiguità,mai risolte.
Il nostro pregio di ex amministratori ed ex militanti della sinistra consisteva nel “Rispetto degli elettori”.
Ricordiamo tutti con tanta nostalgia la partecipazione della gente alle nostre assemblee.
Ricordiamo l’interesse attivo dei giovani e le “costruttive e vibrate ” proteste.Non vi erano filiere e non vi erano rendite di posizione consolidate.
Avevamo il coraggio di rinnovare la squadra ogni cinque anni.La società civile rappresentava la nostra unica interlocuzione.
Era un modo di far politica che appassionava la gente e la rendeva sensibile e solidale ai problemi veri.
In questo modo sono nati ” Piani delle Acque, Acquedotti rurali, Stalle razionali, Villaggi turistici e tante infrastrutture” progettate a costo zero.
Provate a chiedere a un tecnico del PD se è intenzionato a progettare a costo zero?
Provate a chiedere a un politico se rinuncia alle indennità a favore del Bilancio Comunale o Provinciale o Regionale?
Ti risponderanno che tutto ciò è demagogia o mero moralismo.
Noi siamo cresciuti con questo moralismo. La gente ha creduto in noi. Noi abbiamo animato la piazza con passione civile e trasparenza.
Non potevamo mai immaginare che i nostri eredi usasssero la “democrazia diretta” come un puro optional.
Se l’elettore PD è deluso, noi lo siamo ancora di più.
Da inguaribili sognatori abbiamo creduto che il PD fosse il nostro “sol dell’avvenire” moderno e concreto.
Avevamo sognato una società civile lucana fatta di tante belle occasioni e di tanto entusiasmo.
Avevamo creduto in una Woodstock lucana più moderata e più matura.
Ci siamo svegliati delusi dai politici di sempre, compresi i nuovi, rampanti e deludenti dirigenti, e, soprattutto, con una gran voglia di fuggire.
mauro.armando.tita@alice.it