La Pasqua o Domenica di Resurrezione è il culmine della “Settimana santa” ed è la più grande solennità nella liturgia cattolica. Essa commemora la risurrezione di Gesù dai morti.
La Pasqua è preceduta dalla Quaresima, periodo di penitenza di quaranta giorni, che vanno dal mercoledì delle ceneri (2 Marzo 2022) alla domenica delle Palme (10 Aprile 2022). La domenica che precede la Pasqua è la domenica delle Palme e ricorda l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme.
La Quaresima è preceduta dal Carnevale. La settimana che precede la Pasqua è detta “Settimana Santa” che è un tempo strettamente di preparazione alla Pasqua per cui è caratterizzata da riti speciali. “La Settimana Santa” è una settimana molto densa di celebrazioni ed un particolare rilievo ha il “Triduo Pasquale” (giovedì, venerdì e sabato santo). Durante tali giorni si rievocano gli ultimi giorni della vita terrena di Cristo e vengono celebrate la sua Passione, Morte e Risurrezione.
La Chiesa cattolica ha cominciato il suo cammino sinodale, invitandoci a salire la via della Croce, “Per un ascolto delle voci di tutti”, creando quel “NOI”…
Tanti di noi sono feriti nell’anima e nel corpo per cui quel “Noi” deve saper ascoltare…
La devozione religiosa della Via Crucis per le strade di Ruvo, dopo due anni di assenza causa pandemia, ha ripreso ad essere presente (Venerdì 15 Aprile 2022).
Si attendeva la ripresa come fuoco sotto la cenere. Ha voluto essere questa ripresa della Via Crucis per la comunità qualcosa per tenere vivo il senso di appartenenza. La nostra parola chiave per cui è stata “Insieme”. Il contenuto delle stazioni, come discusso nel C.P.P., non è stato quello preconfezionato, ma scritto per ritrarre la realtà dei nostri giorni: pandemia e guerra; per far sentire la voce della nostra area interna, di quella terra che ancora profuma dei sacrifici dei nostri genitori, che ancora illuminate dalla speranza di chi ha scelto ed ogni giorno continua a scegliere di restare, da chi è dovuto andar via, col desiderio di ritornare.
Le stazioni sono quattordici, ad ogni fermata, la mattina del venerdì santo, sono stati affissi dei quadri, che raffiguravano il loro contenuto, appositamente realizzati da volontari. I lettori per ogni fermata erano quattro. La Via Crucis si apriva con la croce portata, a turno, da ragazzi con a fianco i bambini più piccoli, recando due lanternine, che volevano rappresentare la luce alla nostra esistenza.
Quando ci chiediamo “Esisto?”.
Sono certamente le prime parole che turbano la nostra tranquilla ed inconsapevole esistenza stimolando così le nostre magre certezze comuni. Le profonde riflessioni lette in ogni stazione-fermata erano di sprono ad indagare il mondo circostante ed interrogare noi stessi, con una pulsione diretta ad un’esistenza consapevole di andare insieme e costruire quel “Noi” sinodale. Il coro ha inneggiato la via della Croce con molta competenza. Ad ogni partecipante è stato fornito un manuale dal titolo “Via Crucis- Una chiesa sinodale in cammino con Gesù”.
Si è voluto terminare la Via Crucis sulle scale della Chiesa di sant’Anna con due intendi: uno per essere più vicino al cielo ed essere più vicini alla vera croce di Cristo, quella luminosa, quella che ci dà speranza nelle Risurrezione, l’altro perché eravamo di fronte al monumento ai caduti in guerra. A nulla valgono: i sacrari per i caduti in guerra ed i monumenti di fronte alla morte sacrilega di tanti figli della terra.
Dialogo, dialogo, perché la vera vincitrice è la pace e la concordia non la guerra.
Preside emerita Vittoria Lucia Cefola
Foto di Dino Tita